Scopri la piattaforma iBanFirst in completa autonomia. Prova la demo interattiva

Ottobre 2025 - Analisi Economica Mensile

Post Picture
Post Picture

Publication date

 
Scopri gli ultimi sviluppi del mercato valutario e anticipa i rischi di fluttuazione.

La debolezza del dollaro

 

La discesa del dollaro prosegue, confermando la tendenza dominante del mercato valutario nel 2025. Stimiamo che il Dollar Index, che misura la valuta statunitense rispetto a quelle dei principali partner commerciali degli Stati Uniti, possa registrare un ulteriore calo di circa il 5% nei prossimi sei mesi. Tale previsione appare coerente: gran parte della correzione è già avvenuta (-14% rispetto all’euro da gennaio). Per la coppia EUR/USD, questo scenario indica un possibile avvicinamento al livello di 1,25 nel prossimo periodo.

 

EUR/USD

Massimo: 1.1919 Minimo: 1.1608 Variazione: +0,36%

Dopo aver superato quota 1,1800 la scorsa settimana, la sottovalutazione a breve termine dell’EUR/USD risulta ora inferiore all’1% (fair value stimato a 1,1880). Il prossimo obiettivo rimane fissato a 1,20, nonostante il contesto macroeconomico ancora debole dell’area euro.

 

EUR/GBP

Massimo: 0.8753 Minimo: 0.8620 Variazione: +0,59%

La Banca d’Inghilterra ha annunciato un rallentamento del proprio programma di inasprimento quantitativo, riducendo le vendite annuali di GILT da 100 a 70 miliardi di sterline. Questa decisione punta ad alleviare la pressione sui mercati obbligazionari e, in teoria, offre un potenziale sostegno alla sterlina.  

 

GBP/USD

Massimo: 1.3694 Minimo: 1.3320 Variazione: -0,29%

La tendenza di medio periodo resta orientata al rialzo, nonostante le persistenti preoccupazioni riguardo alla posizione fiscale del Regno Unito. Confermiamo un obiettivo a medio termine pari a 1,3790.

 

EUR/CNH

Massimo: 8.4317 Minimo: 8.2997 Variazione: +0,49%

La Banca Centrale cinese ha ribadito l’impegno a utilizzare tutti gli strumenti di politica monetaria disponibili per garantire una liquidità adeguata. L’obiettivo è ridurre i costi di rifinanziamento e sostenere la ripresa economica. I costi di finanziamento sono già contenuti, ma un ulteriore allentamento dovrebbe stimolare il settore manifatturiero e rafforzare la competitività della Cina. A differenza di altri Paesi, tassi più bassi in Cina non sostengono automaticamente i consumi: riducono i rendimenti per le famiglie (risparmiatori netti) e favoriscono imprese statali, autorità locali e industria (mutuatari netti). Per il mercato valutario, l’annuncio della Banca Centrale rappresenta un ulteriore segnale che la tendenza all’indebolimento dello yuan rispetto all’euro è destinata a proseguire.

 

EUR/CHF

Massimo: 0.9395 Minimo: 0.9312 Variazione: +0,14%

Il franco svizzero rimane sopravvalutato. Sebbene la Banca Nazionale Svizzera abbia dichiarato che tutte le opzioni restano aperte per favorire un indebolimento della valuta (dal possibile ritorno a tassi negativi a interventi più decisi sul mercato) riteniamo che il suo margine di azione sia limitato. Nel breve termine, la coppia EUR/CHF dovrebbe continuare a muoversi in un intervallo compreso tra 0,92 e 0,93.

 

 

EUR/CAD

Massimo: 1.6371 Minimo: 1.6025 Variazione: +1.84%

Prevediamo che il dollaro canadese continuerà a indebolirsi nel 2026, principalmente a causa del calo dei prezzi del petrolio. Il Brent e il WTI dovrebbero attestarsi in media intorno a 50 dollari al barile nel corso dell’anno prossimo.


EUR/AUD

Massimo: 1.7932 Minimo: 1,7592 Variazione: -0,57%

Il prossimo obiettivo per la coppia è fissato a 1,8739. Sul fronte della politica monetaria, la Reserve Bank of Australia dovrebbe proseguire con i tagli dei tassi, portando il tasso d’interesse al 3,1% rispetto al 3,6% attuale.

 

 

EUR/JPY

Massimo: 175.01 Minimo: 171.82 Variazione: +0,13%

Prestate attenzione all’esposizione allo yen giapponese. La valuta potrebbe indebolirsi ulteriormente a seguito della decisione della Banca del Giappone di avviare la vendita dei propri ETF. Il piano prevede un volume annuo di circa 330 miliardi di yen. A giugno 2025, le partecipazioni ammontavano ancora a 37.186,1 miliardi di yen, uno dei valori più elevati a livello globale. È quindi probabile una maggiore volatilità sugli asset denominati in JPY. Per la coppia EUR/JPY, la tendenza appare evidente: al rialzo. Nuovi massimi potrebbero essere raggiunti a breve.


EUR/HUF

Massimo: 397.70 Minimo: 387.20 Variazione: -1,91%

Per il momento, il fiorino ungherese è interessante, soprattutto perché la Banca Centrale ha adottato un tono chiaramente aggressivo nell’ultima riunione, escludendo un taglio immediato dei tassi (simili segnali sono stati osservati anche in altri paesi dell’Europa centro-orientale). Ci aspettiamo quindi che l’EUR/HUF rimanga leggermente al di sotto della soglia di 390.


USD/HUF

Massimo: 342.07 Minimo: 328.20 Variazione: -2,17%

Un leggero rimbalzo negli ultimi giorni, ma la tendenza al ribasso in atto dall'inizio dell'anno rimane intatta.

 

 

Calendario Economico

 


DATA VALUTA EVENTO
21/10 HUF

riunione della Banca Centrale ungherese 

24/10 EUR

aggiornamento di Moody's sul rating del credito della Francia (outlook attualmente stabile) 

29/10 USD

riunione della Federal Reserve statunitense 

30/10 JPY

riunione della Banca del Giappone 

 

Categoria