Ottobre 2024 - Analisi Economica Mensile

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Scopri gli ultimi sviluppi del mercato valutario e anticipa i rischi di fluttuazione.

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La volatilità rimane contenuta sul mercato dei cambi, nonostante le imminenti elezioni presidenziali americane, le preoccupazioni per una recessione e i dati europei molto deboli. Tuttavia, non mancano alcune fluttuazioni, avvenute ad esempio a settembre per lo yuan cinese. La situazione è stata ancora più grave e inaspettata per lo yen giapponese all’inizio di agosto, in un momento di bassa liquidità. Pensiamo che però il peggio sia ormai passato per lo yen, mentre non possiamo dire lo stesso per il franco svizzero, che continua a rafforzarsi nei confronti dell’euro. Non escludiamo la possibilità che la Banca Centrale svizzera possa intervenire sui mercati senza preavviso. Si tratta di un rischio concreto che, ahimè, viene completamente trascurato.

 

EUR/USD

Massimo: 1.1201 Minimo: 1.0951 Variazione: -0,85%

Cerchiamo di essere chiari: i dati economici nell’Eurozona sono deplorevoli. L’attività nel settore manifatturiero tedesco è al punto più basso dal lockdown globale di marzo 2020 e in Francia la situazione non è certo migliore. L’effetto dei Giochi Olimpici è completamente scomparso. Quindi cosa ha causato il momentaneo apprezzamento dell’EUR/USD? Dopo il taglio dei tassi attuato dalla FED a settembre, gli investitori sono ora alla ricerca di rendimenti migliori di quelli offerti dal mercato obbligazionario statunitense, a vantaggio degli asset denominati in euro. Ma attenzione, questo fenomeno non è destinato a durare.

 

EUR/GBP

Massimo: 0.8478 Minimo: 0.8311 Variazione: -0,33%

È una storia semplice con questa coppia valutaria. La tendenza è strutturalmente al ribasso con un obiettivo di prezzo a 0,83. Tutti gli indicatori tecnici puntano in questa direzione.  

 

GBP/USD

Massimo: 1.3442 Minimo: 1.3001 Variazione: -0,56%

Sulla scia dello status quo della politica monetaria deciso dalla Banca d’Inghilterra a settembre, la sterlina ha raggiunto il suo livello più alto rispetto al dollaro statunitense da marzo 2022. Come spesso accade, il differenziale di politica monetaria è un catalizzatore potente sul tasso di cambio. Ciò ha chiaramente favorito un apprezzamento sostenuto della coppia GBP/USD, che probabilmente continuerà per gran parte del prossimo anno.

 

EUR/CNH

Massimo: 7.9700 Minimo: 7.7451 Variazione: -1,32%

La buona notizia della scorsa settimana è che la Cina ha lanciato un nuovo programma di stimolo economico. Ma non lasciatevi trasportare: si tratta essenzialmente di misure monetarie progettate per sostenere il mercato immobiliare e il mercato azionario, che è in una fase di correzione da maggio. I miliardi di yuan che dovrebbero essere immessi nell'economia non hanno alcuna prospettiva di rilanciare la spesa dei consumatori. Quest’anno, come l’anno prossimo, la Cina probabilmente mancherà il suo obiettivo di crescita del 5%. Prevediamo che quest’anno la crescita del PIL sarà limitata al 4,8%. Anche se questo può sembrare un ottimo dato, non c’è nulla di cui vantarsi nella fase di sviluppo economico della Cina. Queste misure dovrebbero comunque stabilizzare lo yuan, che è stato insolitamente volatile nelle ultime settimane. Questo è il principale punto positivo, a nostro avviso.

 

EUR/CHF

Massimo: 0.9509 Minimo: 0.9324 Variazione: -0,42%

La Banca Nazionale Svizzera ha fatto ciò che ci si aspettava. Come sempre (più o meno), continua ad allineare la propria politica monetaria a quella della Banca Centrale Europea. Il taglio dei tassi di 25 punti base a settembre non è sicuramente l’ultimo. Temiamo ancora che il Comitato Esecutivo possa ancora intervenire direttamente sul mercato dei cambi per contrastare la forza del franco svizzero. Siate vigili qualora siate esposti a questa valuta. Questo è un rischio rilevante che viene attualmente trascurato dal mercato.

 

 

EUR/CAD

Massimo: 1.5163 Minimo: 1.4849 Variazione: +0.01%

Il dollaro canadese continua a scendere contro l’euro: -2,51% negli ultimi tre mesi e -2,70% da gennaio. Il CAD soffre particolarmente del crollo dei prezzi dell'energia a causa della debolezza della domanda da parte della Cina. A giudicare dai dati canadesi, soprattutto quelli relativi al mercato del lavoro, riteniamo che la politica monetaria sia ancora troppo restrittiva. Ulteriori tagli dei tassi sono inevitabili.


EUR/AUD

Massimo: 1.6629 Minimo: 1,6067 Variazione: -0,35%

Il disaccoppiamento delle politiche monetarie è sistematicamente un motore potente per i movimenti dei tassi di cambio, almeno nel lungo termine. L’EUR/AUD ne è un buon esempio. La tendenza è prevalentemente favorevole per il dollaro australiano poiché i tagli dei tassi non dovrebbero iniziare prima di febbraio 2025, mentre nell'Eurozona i tassi sono già stati abbassati di 75 punti base in tre riunioni, motivo per cui una possibile accelerazione di questa dinamica non sarebbe da escludere.

 

 

EUR/JPY

Massimo: 162.90 Minimo: 155.15 Variazione: -0,05%

Per tutto il mese di settembre gli speculatori e gli intermediari finanziari hanno aumentato le loro posizioni lunghe sullo yen, arrivate ora al livello più alto dall’ottobre 2016, come conseguenza in gran parte dovuta al processo di inasprimento dei tassi di interesse avviato dalla Banca del Giappone. Sebbene si sia astenuta dall’intervenire sul costo del denaro il mese scorso, è probabile che lo farà a dicembre con un altro aumento di 10 punti base. Questo dovrebbe costituire un sostegno strutturale per lo yen rispetto all’euro e al dollaro.


EUR/HUF

Massimo: 402.30 Minimo: 392.12 Variazione: +2,44%

Non c'è molto da dire su questa coppia. Come è avvenuto negli ultimi sei mesi, ci aspettiamo che continui a essere scambiata all'interno del range compreso tra 380 e 400, di cui le autorità ungheresi sembrano essere soddisfatte. La politica monetaria non è più un fattore di differenziazione e, finché il conflitto tra Bruxelles e Budapest sarà contenuto, non c’è motivo di pensare che il fiorino si indebolirà in modo significativo.


USD/HUF

Massimo: 367.15 Minimo: 351.12 Variazione: +3,32%

Qui ad iBanFirst, la forza del dollaro è una delle convinzioni più forti, sebbene ciò non sia condiviso da tutti. Il Dollar Index è attualmente sopravvalutato del 9,4% rispetto a un paniere delle principali valute. Questo dato è significativo, ma nemmeno drammatico. Negli anni ’80 la sopravvalutazione del dollaro raggiunse oltre il 20%. A causa delle incertezze geopolitiche, del raddoppio del deficit statunitense, della sovraperformance economica e del mercato azionario del paese, i flussi di capitale verranno strutturalmente riciclati dall’altra parte dell’Atlantico. Ciò non è destinato a cambiare dall’oggi al domani. Questo è il motivo per cui abbiamo una posizione al rialzo sulla coppia USD/HUF.

 

 

Calendario Economico

 


DATA VALUTA EVENTO
01-07/10 CNH

Periodo di festività per la “Settimana d’Oro”

04/10 USD

Dati sull’occupazione americana

10/10 USD

Dati sull’inflazione americana

17/10 EUR

Riunione della Banca Centrale

22/10 HUF

Riunione della Banca Centrale

 
23/10 CAD

Riunione della Banca Centrale

27/10 JPY Elezioni Generali
31/10 AUD

Riunione della Banca Centrale

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