Per molte aziende, i trasferimenti internazionali sono semplicemente una parte della loro attività commerciale. Queste dinamiche sono destinate a persistere, soprattutto considerando gli ultimi rapporti, i quali suggeriscono che i pagamenti transfrontalieri hanno raggiunto il massimo storico di 156.000 miliardi di dollari alla fine dello scorso anno, garantendo alle PMI di beneficiare della maggior parte di questo aumento degli affari internazionali.
Ciò nonostante, i pagamenti transfrontalieri possono diventare motivo di frustrazione, di ulteriori oneri finanziari, e persino preoccupazione in termini di sicurezza per le imprese.
Fortunatamente, i recenti sviluppi nel mondo dei trasferimenti internazionali B2B hanno permesso alle imprese di avere accesso a nuove soluzioni, che andremo ad esplorare nel dettaglio in questo articolo.
I trasferimenti B2B possono essere un tema molto delicato, soprattutto quando si parla di pagamenti transfrontalieri. In particolare, i trasferimenti internazionali potrebbero creare alcuni problemi alle imprese come la vostra, ma anche alle istituzioni finanziarie che li effettuano. Ma per quale motivo?
Le commissioni valutarie (FX) possono peggiorare notevolmente il tasso di cambio applicato ai pagamenti transfrontalieri. Questi costi spesso variano in base alla banca che si utilizza per istruire la transazione e dall’importo inviato, complicando ulteriormente stabilire esattamente il costo complessivo del pagamento.
Se gestite la vostra operatività internazionale attraverso i canali bancari tradizionali, le transazioni transfrontaliere richiedono in genere dai tre ai cinque giorni lavorativi per essere ultimate, un tempo estremamente lungo se considerato che i trasferimenti nazionali sono quasi istantanei. Ciò è dovuto a diversi fattori, tra cui l’aumento delle normative, le differenze di fuso orario e le conversioni valutarie. Il coinvolgimento delle banche intermediarie, che svolgono un ruolo cruciale nel processo di invio dei fondi tra le banche originarie e quelle riceventi, contribuisce ulteriormente al prolungamento dei tempi di elaborazione dei pagamenti
La mancanza di visibilità rappresenta uno dei problemi più rilevanti che le aziende devono affrontare quando effettuano trasferimenti internazionali. Per la maggior parte delle soluzioni di pagamento transfrontaliere, gli utenti non possono monitorare in tempo reale lo status di elaborazione dei fondi, o avere una visione chiara dei costi e delle detrazioni che dovranno sostenere
Anche le frodi sono una grande preoccupazione per gli imprenditori. Ben il 56% delle aziende considera le frodi nei pagamenti transfrontalieri e il furto dei dati di pagamento come le principali preoccupazioni. Si tratta di un problema reale e, purtroppo, i sistemi di pagamento transfrontalieri finiscono spesso per essere presi di mira da subdoli truffatori. Ma perché succede?
Uno dei motivi è che il sistema internazionale dei pagamenti è piuttosto frammentato, con diversi attori coinvolti, e questo crea maggiori opportunità di vulnerabilità. Inoltre, ogni Paese ha le proprie regole e normative per le banche e i fornitori di pagamenti. Ciò significa che il livello dei controlli di sicurezza può variare, lasciando lacune che i truffatori sono pronti a sfruttare.
Inoltre, molte aziende non dispongono delle risorse necessarie o delle competenze interne per affrontare efficacemente le frodi, rendendo la battaglia impegnativa.
Per ridurre al minimo i problemi legati alle transazioni internazionali della vostra azienda, è fondamentale essere consapevoli delle trappole più comuni da evitare. Date un’occhiata al nostro articolo, in cui trattiamo tutto ciò di cui avete bisogno per non commettere questi errori facilmente evitabili: Errori comuni da evitare quando si effettuano pagamenti transfrontalieri.
A fronte di queste criticità, imprenditori e commercianti desiderano sistemi ancora più all’avanguardia per gestire le proprie attività in modo più agevole.
Considerato che il settore Fintech avrà un valore complessivo stimato a 179 miliardi di dollari nel 2022, non dovrebbe sorprendere che le aziende operanti in questo ambito stiano già tentando di colmare questo enorme divario, proponendo ai loro clienti soluzioni innovative per contrastare i problemi tradizionali.
Abbiamo già menzionato quanto possano essere lunghi e da cosa possano essere causati questi ritardi, ma attraverso la digitalizzazione dei processi esistenti, le aziende possono ridurre notevolmente il tempo necessario per effettuare ciascun trasferimento internazionale.
Il passaggio al canale digitale semplifica l’intera catena di elaborazione dei pagamenti, consentendo alle imprese di inviare automaticamente fatture prive di errori, ottimizzare le scadenze e monitorare efficacemente gli eventuali ritardi nei trasferimenti.
L’automazione dei pagamenti B2B garantisce un adeguato controllo e maggior visibilità sui trasferimenti, riducendo inoltre i costi operativi e le perdite di tempo. L’integrazione di un Gateway di pagamento (API Payment) nel software ERP (Enterprise Resource Planning) potrebbe rappresentare la soluzione perfetta per la gestione dei vostri trasferimenti, tramite la condivisione sicura dei dati bancari e l’abilitazione ai pagamenti elettronici.
Senza una chiara visione end-to-end delle transazioni, prevedere quando un pagamento arriverà a destinazione potrebbe rappresentare per le aziende un azzardo piuttosto che una certezza.
Non deve per forza essere così! Strumenti come il Payment Tracker di iBanFirst stabiliscono nuovi standard per le transazioni transfrontaliere, consentendo aggiornamenti in tempo reale sui pagamenti internazionali. Avere la corretta visibilità su ogni trasferimento elaborato offre maggior prevedibilità e un miglior controllo su operatività, flussi di cassa e relazioni commerciali.
Provate il Payment Tracker di iBanFirst in modo da poter seguire i vostri pagamenti in ogni fase del processo.
Che si tratti di costi di conversione o di spese bancarie, alcune commissioni legate ai pagamenti transfrontalieri sono semplicemente inevitabili. Tuttavia, la collaborazione con un esperto partner valutario potrebbe ridurre al minimo (e in alcuni casi eliminare del tutto) gli oneri che le aziende sono costrette a sostenere ogni qualvolta decidano di istruire un pagamento internazionale.
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