Scopri gli ultimi sviluppi del mercato valutario e anticipa i rischi di fluttuazione.
Il mercato dei cambi ha voltato pagina
La guerra in Ucraina è già un lontano ricordo per il mercato valutario. L’attenzione degli operatori sembra essere tornata sull’inflazione, sulle sue conseguenze e su come le banche centrali reagiranno. Questo sarà l’argomento sotto i riflettori per tutto il 2022 e forse anche oltre. Sempre più indicatori sembrano dirci che il rischio di stagflazione è in aumento nella zona euro. Il livello d'inflazione non è temporaneo bensì in parte strutturale e dovremo imparare a conviverci).
EUR/USD
Massimo: 1,1171 Minimo: 1,0806 Variazione: +0,26%
EUR/USD ha avuto un andamento piuttosto altalenante per gran parte del mese precedente. Il rischio geopolitico legato all'Ucraina ha ovviamente inciso sul cambio, ma meno di quanto si potesse pensare. La tematica centrale per la coppia rimane l'evoluzione dell'inflazione e della politica monetaria. Per ora, la Banca Centrale Europea sembra riluttante a normalizzare la propria politica monetaria più rapidamente del previsto nonostante il rimbalzo dell'inflazione (5,8% a febbraio nell'area euro). Al contrario, la Federal Reserve statunitense sta preparando il mercato valutario per un rialzo dei tassi di 50 punti base all'inizio di maggio, dopo un aumento iniziale di 25 punti base a marzo. L'inflazione negli Stati Uniti è ben al di sopra di quella della zona euro, al 7,9% a febbraio. Questo è certamente ciò che spiega la fretta della banca centrale americana, verso imminenti rialzi dei tassi. A lungo termine, l'inasprimento in atto attraverso l'Atlantico andrà a beneficio del dollaro USA. Nel breve termine, riteniamo che la coppia EUR/USD potrebbe rimanere in un ampio range compreso tra 1,10 e 1,13.
EUR/GBP
Massimo: 0,8504 Minimo: 0,8294 Variazione: +1,54%
L'euro ha mostrato una solida tendenza al rialzo rispetto alla sterlina durante il mese di Marzo. Ma il futuro sembra incerto. Potrebbe volerci un decisivo superamento della zona psicologica di cambio a 0,85, per sperare in una continuazione del rialzo. In questo caso, il livello successivo da tenere d'occhio sarebbe intorno a 0,8604. Il recente aumento dei tassi da parte della Banca d'Inghilterra (di 25 punti base) non ha aiutato la sterlina. Gli operatori del mercato dei cambi sono scettici sul processo di stretta monetaria attraverso la Manica. La banca centrale inglese si trova ad affrontare una situazione macroeconomica complicata: inflazione galoppante (che si prevede intorno all'8% nei prossimi mesi) e chiari segnali di rallentamento economico. Sono in arrivo ulteriori aumenti dei tassi, è ovvio, ma il processo di normalizzazione potrebbe essere più breve del previsto. Questo spiega perché la sterlina è in calo da oltre un mese rispetto all'euro.
EUR/JPY
Massimo: 137,54 Minimo: 124,39 Variazione: +6,12% %
Il cambio EUR/JPY si è mosso in un'ampia fascia di oscillazioni durante il mese di marzo, soprattutto a causa dei timori per la guerra in Ucraina che hanno causato un rimbalzo della volatilità. Tuttavia, il trend mensile è in rialzo. Una volta passato l'effetto sorpresa sull'invasione russa dell'Ucraina, l'euro ha riguadagnato terreno in modo considerevole. Come è di uso dire tra gli operatori, l'evento è ora 'scontato' (cioè integrato nei prezzi attuali). La coppia è attualmente scambiata vicino ai massimi degli ultimi cinque anni (il picco è a 137,54). Al momento non prevediamo di superare questa fascia di prezzo. Riteniamo piuttosto che vedremo un consolidamento della coppia, a breve termine.
EUR/CHF
Massimo: 1.0403 Minimo: 1.0017 Variazione: +0,92%
L'euro ha riguadagnato terreno nei confronti del franco svizzero a marzo. Lo spiegano due fattori: il calo dell'avversione al rischio in connessione alle evoluzioni della guerra in Ucraina (gli operatori del mercato dei cambi sono semplicemente andati avanti) e gli interventi della Banca nazionale svizzera per limitare l'apprezzamento del franco svizzero. Sulla base dell'evoluzione dei depositi a vista presso la Banca centrale svizzera, si nota molto chiaramente un intensificarsi degli interventi nelle ultime settimane. Di fronte a un aumento dell'inflazione, la Confederazione prevede di eliminare gradualmente le misure ultra-accomodanti (in questo caso, tassi negativi). Ma questo non dovrebbe accadere per diversi mesi o trimestri, a nostro parere. L'urgenza non è la stessa nell'area dell'euro e in Svizzera. A febbraio l'inflazione svizzera si è attestata al 2,2%, rispetto al 5,8% dell'area dell'euro nello stesso periodo.
EUR/CAD
Massimo: 1,4228 Minimo: 1,3691 Variazione: -1,57%
A febbraio EUR/CAD ha perso l'1,53%. A marzo 1,57% (quasi la stessa variazione). La tendenza è al ribasso per due ragioni principali: 1) la Banca del Canada sta inasprendo la sua politica monetaria più velocemente della Banca centrale europea. Questo è un dato di fatto; 2) il dollaro canadese è sostenuto dall'aumento generale dei prezzi delle materie prime, in particolare dei combustibili fossili. Questo non cambierà presto. Per diversi anni, c'è stato un deficit strutturale di investimenti nelle infrastrutture petrolifere. Questo sosterrà il prezzo di un barile di oro nero nei mesi e negli anni a venire.
Riteniamo che la discesa di EUR/CAD possa proseguire nel breve termine.
EUR/AUD
Massimo: 1,5333 Minimo: 1,4585 Variazione: -2,90%
Il continuo declino dell'euro rispetto al dollaro australiano negli ultimi mesi è piuttosto impressionante. Ciò è spiegato sia dalle aspettative del mercato di un primo rialzo dei tassi da parte della Reserve Bank of Australia (probabilmente durante l'estate) sia dall'aumento dei prezzi delle materie prime. Entrambi questi fattori dovrebbero continuare nel breve e medio termine. Rimaniamo ribassisti sulla coppia con un obiettivo a medio termine a 1,4620.
EUR/CNH
Massimo : 7,1095 Minimo : 6,8419 Variazione : -0,07%
A marzo, il cambio EUR/CNH è rimasto pressoché stabile (-0,07%). Riteniamo che le autorità cinesi siano alla disperata ricerca di mantenere la stabilità del tasso di cambio della loro valuta e che, per il momento, un livello di EUR/CNH intorno a 7,00 sembri adatto a loro. Dal punto di vista economico, la situazione si sta deteriorando rapidamente in Cina (come indicato dalla contrazione degli ultimi indicatori di attività PMI). La guerra in Ucraina ma soprattutto la costosa politica zero Covid attuata da Pechino (e che sta iniziando a essere messa in discussione internamente) impedirà sicuramente all'economia cinese di crescere tanto quanto previsto quest'anno.
EUR/HUF
Massimo: 399,59 Minimo: 366,28 Variazione: -1,95%
Il declino dell'euro non è sorprendente. Potrebbe anche durare a breve e medio termine. La banca centrale ungherese è finora riuscita nella sua scommessa: ha convinto gli operatori del mercato dei cambi della sua determinazione a combattere l'inflazione. Prevediamo che il ciclo di inasprimento monetario accelererà nei prossimi mesi, il che potrebbe sostenere ulteriormente il tasso di cambio HUF. Le elezioni parlamentari di questo fine settimana non dovrebbero avere un effetto importante sulla coppia di valute. L'invasione russa dell'Ucraina ha completamente oscurato la campagna. Tutti i sondaggi indicano che Fidesz, il partito del primo ministro Viktor Orbán, è molto avanti. La media dei sondaggi pubblicati da Europe Elects colloca Fidesz leggermente al di sopra del 50%, per esempio. Questo è più che nel 2014 e nel 2018. Il prossimo governo non avrà un compito facile. L'elevata inflazione sta lentamente ma inesorabilmente erodendo una forte crescita dei salari.
Calendario economico
DATA | VALUTA | EVENTO |
03/04 | HUF | Elezioni generali Ungheria |
04-05/04 | CNH | Festa pubblica in Cina |
05/04 | AUD | Riunione di politica monetaria della Banca centrale Australiana |
10/04 | EUR | Primo turno delle elezioni presidenziali in Francia |
12/04 | USD | Indice dei prezzi al consumo degli Stati Uniti di marzo (prima stima) |
13/04 | USD | Indice dei prezzi alla produzione degli Stati Uniti di marzo (prima stima) |
14/04 | EUR | Riunione di politica monetaria della Banca centrale Europea |
18/04 | CNH |
PIL primo trimestre per la Cina |
24/04 | EUR | Secondo turno delle elezioni presidenziali in Francia |
26/04 | HUF |
Riunione di politica monetaria della Banca centrale ungherese |
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